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Nata a Villa Saviola, in provincia di Mantova nel 1914, già cominciò giovanissima a lavorare come suonatrice ambulante e, nella stagione della monda del riso, come mondina nelle zone di Novara e di Vercelli. Fu durante il suo lavoro in risaia che apprese le canzoni popolari che successivamente l'avrebbero resa celebre grazie alla sua voce e alla sua personale interpretazione; ad esse si aggiunsero le canzoni politiche e di protesta, che la Daffini imparò durante la ResistenzaContinuò poi la sua attività di cantante e suonatrice con il marito Vittorio Carpi, violinista, durante feste di matrimonio e di paese. Nel 1962 fu scoperta dagli etnomusicologi Roberto Leydi e Gianni Bosio; fu dapprima informatrice degli studiosi e poi cantante professionista nel gruppo del Nuovo Canzoniere Italiano.[2] Partecipò agli spettacoli Bella Ciao (1964)[3], nel quale cantò, tra l'altro, Bella ciao delle mondine, Amore mio non piangere e Sciur padrun da li beli braghi bianchi, e Ci ragiono e canto (1966), durante il quale si esibì, tra l'altro, nella canzone politica Vi ricordate quel diciotto aprile.Morì a Gualtieri (Reggio Emilia), dove visse gran parte della sua vita, nel 1969.

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